Pizzico di Sragione

Ieri mattina con mio figlio abbiamo affrontato i tre piani che ci separano dal resto del mondo. Abbiamo attraversato il circolo polare artico imbacuccati come esquimesi e ci siamo avventurati lungo un sentiero battuto solamente dai sherpa e da cani scagazzanti al guinzaglio.
Un camion che faceva manovra per poco non ci investiva. 
E' stata dura. 
Mio figlio non sembrava nemmeno tanto goduto...
Da dietro i vetri della finestra mia moglie mi seguiva con una certa aria di compassionevole diffidenza.
"Torna indietro Daniele, sei pazzo!", ammetto di aver pensato in balia di tutte quelle forze avverse e contrarie. "Al mattino la gente esce perché deve correre a portare i figli a scuola e andare a lavorare, produrre ricchezza! Tu invece... che cosa stai facendo? Qual'è lo scopo della tua spedizione?"

Invece di rinunciare sono andato avanti. Contro tutto e tutti.
Non è forse vero che l'esistenza necessita di un pizzico di follia e di sragione per potersi eleggere a titolo di vita?

Una volta in vetta.... ho incontrato altra gente. Pazzesco vero? C'erano altre persone, avventurieri temerari come me: un nonno con la sua nipotine, Alice, e una donna col velo che spingeva una carrozzina.
E già qui basterebbe per riempire la vita di colore per i prossimi quindici o vent'anni.
Ma non è finita così. La cosa più incredibile e che mio figlio si è improvvisamente risvegliato. Ha incominciato a muovere la testa e a guardarsi intorno.
"Ma dove mi hai portato papà?", mi sembravano domandare i suoi occhi spalancati... ipnotizzati perfino. Forse per lui quel praticello quadrato era come... che so... l'Irlanda per noi. E quei quattro gatti, la folla di uno stadio. Forse per lui quello scivolo abbandonato alle intemperie era come un'astronave atterrata mille anni prima sulla luna.
Sta di fatto che quello è stato il momento in cui ho sentito che avevo avuto ragione. Mi sono guardato indietro, verso la montagna, la strada, le scale, la cacca degli Sherpa e tutte quelle persone che producevano ricchezza e ho salutato mia moglie alla finestra.
Uscire di casa è un'esperienza da rifare.
La prossima volta però porto anche lei.








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