Pensierino di stanotte... sopravvivere (a un figlio) su Marte

Una cosa almeno l'ho capita.
Avere un figlio è come trovarsi improvvisamente su Marte. 
Per sopravvivere su Marte (l'ho visto nel film) bisogna affrontare piccoli problemi matematici, una alla volta e sempre più complessi. Perché su Marte non ci sono certezze; per esempio: si dorme un giorno sì e un giorno no. 
Poi si cresce su Marte, E lo si deve fare abbastanza in fretta. Sarà per questa cosa dei Sol che rendono impossibile misurare il tempo secondo una logica terrestre o più semplicemente, perché c'è sempre da fare e i momenti per riposarsi sono pochi. 
E in tutto questo non ci si può nemmeno dimenticare di tenere alto il morale della ciurma, giocando con trottole e carillon o improvvisando una baby-magic-dance.


Alla fine verrebbe da pensare ma chi ce l'ho ha fatto fare di andare su Marte? In effetti... ancora non lo so. 

Ma certe volte, alla sera, quando vedo un tramonto o un posto dove ancora non sono stato, mi dico: uau... spettacolo, così rosso, così perfetto, così giusto e buono. Così pieno di futuro.
E in quel momento penso che, sì, in fin dei conti ne è valsa la pena. 




Un abbraccio terrestri 


(ma che c...zo state combinando laggiù? ) 





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