tempo da perdere


Abbiamo passato la prima parte del fine settimana a Viù a giocare con i sassi.
I sassi sono una manifestazione dell'esistenza, perché se li lasci cadono. E poi non sono mai tutti uguali. Olmo la vede quella differenza, che a me sfugge continuamente.
Sempre a Viù, ci siamo dedicati a quell'oretta di attività motoria consigliata dai medici, Olmo tirandosi dietro la sua betoniera, rigorosamente piena di sassi, e io tirandomi dietro lui, la betoniera, e naturalmente i sassi.
Dopo pranzo abbiamo fatto un giretto nel bosco, ci siamo divertiti a toccare gli alberi e a raccogliere altri sassi, mentre cantavamo "Hey-oh Hey-oh" e cercavamo la famosa tana dell'orso che fa:
-UAARG!-
Poi siamo andati in paese, abbiamo aspettato che il campanile facesse Din-Don e ci siamo seduti sulla scalinata a mangiare le patatine. 
"Papà 'ica"
"Eh sì. La Formica. Viene a prendersi le briciole."
"Ta Tao ica"
Un passo alla volta siamo arrivati fino davanti al Pinocchio di legno. 
"Papà 'accio", mi ha detto Olmo protendendo le braccia verso di me in un inconfondibile gesto di salvezza. 
Adesso siamo qui, è finita la puntata di Masha e orso quella dove la bimba dice "ma io mi annoio", e ora siamo indecisi se guardare Tik Tak, montare la pista del Ciuf Ciuf, o telefonare al collega per chiedere una proroga della relazione che avrei dovuto scrivere entro Lunedì, vedremo.







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