La pedagogia delle similitudini




Nessuno afferrerà la giusta realtà  in 
concetti razionali, 
se prima non l'avrà ricevuta in un'immagine” 
 R. Steiner



Un ottimo nutrimento per la mente e per l'anima del bambino sono le similitudini. Lo sapevano i grandi profeti e maestri del passato e per questo non si stancavano mai di usarle nei loro insegnamenti:

Come una dura roccia non è massa per effetto del vento
così in mezzo a rimproveri e lodi non si lascino scuotere i saggi.
(Parole di Dharma il Buddha)

Il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. 
(Parole di Gesù, dal vangelo secondo Giovanni)

Come un bambino che strilla
perché il suo castello di sabbia è crollato
così la mia mente ritorna quella di un bimbo
quando la mia gloria la mia reputazione declinano.
(Shantindeva, l'arte della pazienza)



 Sono immagini molto forti, che colpiscono subito la nostra sensibilità e si imprimono senza difficoltà nella nostra mente. Grazie questi simboli la nostra intelligenza riesce a spingersi oltre i suoi limiti abituali! Le similitudini favoriscono non solo la comprensione intellettuale di un concetto, ma (come direbbe R. Steiner) anche anche lo sviluppo della nostra sfera animica. 

Provata a rispondere ad un bambino di cinque o sei anni che vi chiede: perché la luna ci segue sempre? Non ci riuscirete. Vi renderete conto che il suo modo di approcciarsi alla vita è completamente diverso dal nostro.
Ecco le similitutidini facilitano i processi di simbolizzazione e aiutano il bambino a farsi una ragione delle cose del mondo.

Un esempio classico usato per spiegare ad un bambino l'immortalità dell'anima è ad esempio quello dell'uscita della farfalla dal bozzolo. Ma provate a riflettere un momento: tutto potrebbe essere tradotto in una similitudine! Ogni fenomeno che ci circonda, ogni legge, ogni intuizione della mente! 


Come un fiume in piena che la sabbia non può arrestare,
come l'onda che dal mare si distende sulla riva ,
Come l'erba che germoglia, cresce senza far rumore, 
Come l'albero che affonda le radici nella terra ,
Come un pesce che risale a nuoto fino alla sorgente,
come una falena attirata da un fiamma...
Che sia davvero il caso di incominciare a parlare di una “pedagogia delle similitudini”? 

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