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«Esattamente dov’è che siamo diretti?». «Esattamente a farci un giro in un posto molto simile a questo» Carissimi lettori, q ualche mese fa ho cominciato un viaggio straordinario: un viaggio fatto di lettere e parole, ma pur sempre un viaggio. Non sapevo dove sarei arrivato, ma questo è la parte più emozionante di tutta la faccenda, secondo me: che all’inizio non si sa mai. Non sapevo in quale lido sarei approdato, ma sapevo molto bene da quale porto ero salpato : da un piccolo pianeta in periferia della via Lattea, in compagnia di alcuni amici. Nel giro di poche pagine, sono stato catapultato lontano, oltre l’atmosfera, oltre un sistema di pianeti danzanti e smarriti, un pochino almeno, in un abisso misterioso e imperscrutabile. E mentre viaggiavo mi sono immerso in un mondo molto simile al nostro, dove la gravità era un po’ più bassa e il paesaggio talmente infinito e identico che, pareva, che una mano invisibile l'avesse riempito con un'unica texture. Ho fatto incontri s

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